Scopri tutte le informazioni utili relative alla nuova agevolazione per l’impianto fotovoltaico: come funziona, quanto puoi risparmiare e chi può richiederla

Negli ultimi mesi, i costi delle bollette energetiche sono aumentati notevolmente. Di conseguenza, molti cittadini italiani stanno pensando di servirsi di alcuni bonus legati alla propria casa per sperare di ridurre le spese. Una delle nuove agevolazioni più vantaggiose, sia da un punto di vista economico che del benessere abitativo, è quella relativa all’impianto fotovoltaico.

Il Governo ha infatti varato un vero e proprio Bonus Fotovoltaico 2022, ideato per stimolare ed aiutare le persone maggiormente colpite dalle recenti bollette di luce e gas. Ecco quindi tutto ciò che deve su questo nuovo incentivo.

 

Bonus Fotovoltaico 2022: come funziona e come richiederlo

Molto semplicemente, il Bonus Fotovoltaico 2022 è un incentivo all’installazione di impianti fotovoltaici con il fine ultimo del risparmio energetico. Insieme agli altri bonus edilizi per la casa, questa iniziativa è stata rifinanziata con la Legge di Bilancio 2022. Secondo quanto previsto dal Decreto Energia, per installare pannelli fotovoltaici sul tetto di casa non sono necessarie particolari autorizzazioni.

Si tratta di un’opportunità molto interessante per investire in maniera sensata nella copertura energetica della tua casa e combattere così il caro bollette. Il vantaggio infatti non è solo economico, ma anche in termini di ambiente ed eco-sostenibilità – tema sempre più delicato negli ultimi anni. Inoltre, i molteplici benefici concreti che l’impianto fotovoltaico garantisce a te e alla tua famiglia sono chiari a tutti.

Il Bonus Fotovoltaico 2022 può esser richiesto con la Dichiarazione dei Redditi, seguendo le regole di compilazione a seconda dell’iter di installazione scelto (descritto in seguito). C’è però una duplice alternativa. L’agevolazione può infatti esser richiesta anche tramite sconto in fattura o cessione del credito.

Lo sconto in fattura permette di recuperare la spesa immediatamente, anziché in 5 o 10 anni tramite Dichiarazione dei Redditi. La cessione del credito invece prevede l’opportunità di cedere la spesa a banche o simili ed ottenere subito un’anticipazione dell’importo spettante, senza dover quindi aspettare 5 o 10 anni.

Bonus Ristrutturazione o Superbonus: due modalità per l’impianto fotovoltaico

Questa agevolazione si può ottenere tramite due modalità: Bonus Ristrutturazione o Superbonus.

La principale differenza sta nella percentuale di spesa che si può detrarre e nelle sue tempistiche: il primo ti permette di recuperare il 50% della spesa nella Dichiarazione dei Redditi in 10 anni, mentre invece il secondo ti garantisce un recupero del 110% in 5 anni.

Nel caso in cui venga richiesto tramite Bonus Ristrutturazione, il risarcimento copre davvero tutto: dalla progettazione all’installazione, dalla manodopera alle perizie, dall’imposta di bollo all’IVA. Discorso un po’ più complesso invece se si decide di passare per il Superbonus. Con questa soluzione, infatti, l’incentivo non si ottiene realizzando solo l’impianto fotovoltaico, ma è necessario effettuare anche i cosiddetti “lavori trainanti”: ad esempio, l’isolamento termico delle superfici verticali dell’edificio o l’installazione della caldaia a condensazione o pompa di calore. La detrazione è infatti concessa solo se la certificazione energetica dell’immobile migliora di due classi.

Inoltre, se richiesto con il Bonus Ristrutturazione, il Bonus Fotovoltaico 2022 può esser riconosciuto non solo ai proprietari o titolari dell’immobile su cui si effettuano i lavori, ma anche all’inquilino o al comodatario. Tramite il Superbonus 110%, invece, recentemente ci sono state delle modifiche: oltre a condomini, spetta anche a IACP, cooperative e persone fisiche che effettuano lavori su villette e unifamiliari.

Per quanto riguarda le scadenze, infine, se richiesto tramite il Bonus Ristrutturazione, sono ammesse le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. D’altra parte, con il Superbonus, è necessario fare un’ulteriore distinzione: per edifici unifamiliari e villette (se il 30% dei lavori è realizzato entro giugno 2022) l’agevolazione spetta fino al 31 dicembre 2022, mentre invece per i condomini l’agevolazione copre il 110% dei lavori fino al 2023 (per poi scendere al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025).

 

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