Tutto sul videocitofono moderno: scopri cos’è e a che cosa serve, tipologie e funzioni extra
Nell’era della domotica e dell’automazione domestica, la tecnologia è sempre più presente nella vita quotidiana di ciascuno di noi.
I dispositivi tecnologici garantiscono un maggior comfort abitativo, oltre che maggior sicurezza e tranquillità.
In questo senso, non si può non citare i videocitofoni, strumenti utilizzati per controllare il passaggio e l’accesso delle persone nella propria abitazione.
Videocitofono: cos’è e a che cosa serve
Un dispositivo tecnologico che non può assolutamente mancare nella tua casa odierna è il videocitofono, un apparecchio che aggiunge uno schermo al classico citofono.
Il videocitofono non si ferma quindi solo alla funzione audio, ma aggiunge una telecamera che permette di visualizzare in tempo reale l’immagine di chi sta citofonando.
Le tipologie di videocitofono sul mercato sono essenzialmente due:
- Tradizionali. Videocitofoni che prevedono un impianto standard con fili;
- Wireless. Videocitofoni senza fili che offrono anche funzioni supplementari, come quella di parlare a distanza o l’accensione dell’illuminazione esterna.
I videocitofoni tradizionali necessitano di un’installazione molto più complicata rispetto a quelli wireless, poiché implicano il passaggio dei fili e le opere di muratura. Nel caso di un videocitofono wireless, invece, basterà installare le componenti a muro e metterle in collegamento: non essendo richiesti lavori di muratura, canaline, buchi e passafili, questi possono essere installati ovunque e più velocemente.
Inutile dire quindi che, sia per una questione di installazione che di funzioni, i videocitofoni wireless sono decisamente consigliati per chi desidera un’abitazione moderna.
Ovviamente, la scelta dipende anche da quante persone usufruiscono del dispositivo: una casa indipendente non potrà utilizzare la stessa identica tipologia di videocitofono rispetto ad un condominio.
Funzioni extra del videocitofono
Tanto per cominciare, è bene dire che il videocitofono è una sorta di comodità in più in termini di comfort e sicurezza rispetto al classico citofono. Non è un bisogno in senso stretto, ma di certo è un vantaggio sotto molteplici punti di vista.
Oltre alle funzioni di audio e video sopra descritte, infatti, questo dispositivo è utilizzabile anche a distanza, cioè dal proprio cellulare, tablet, pc o televisore. Questa opzione può esser molto valida nel caso in cui, ad esempio, non sei a casa e qualcuno sta citofonando alla tua porta: magari è una persona fidata e quindi, in caso di necessità, puoi farla entrare ugualmente nonostante la tua assenza.
In ogni caso, ogni videocitofono presenta alcune funzioni comuni ed altre funzioni extra.
Ciascun dispositivo, indipendentemente dalla tipologia, comprende una struttura classica formata dall’unità di chiamata (pulsantiera) e dall’unità di risposta (schermo).
In aggiunta, l’apparecchio può offrire altri elementi che implicano una variazione delle funzioni e del prezzo:
- Numero di tasti sulla pulsantiera. Ogni tasto corrisponde ad un’abitazione: ciò significa che se vivi in una casa bifamiliare cercherai un videocitofono con 2 soli pulsanti, mentre se vivi in un condominio avrai bisogno di un videocitofono con tanti pulsanti quanti sono gli appartamenti;
- Numero di monitor per ogni unità abitativa. Ad alcuni basterà un unico schermo dentro casa per rispondere, altri invece vorranno schermi per ogni stanza dell’appartamento;
- Alcuni videocitofoni composti da più schermi possono essere intercomunicanti fra loro. Questa funzione è molto utile per i condomini con portineria, in cui ad esempio il portiere può chiamare direttamente i singoli appartamenti;
- Cablaggio. La quantità e i tipi di fili che collegano l’unità esterna con quelle interne determinano il livello di qualità audio-video;
- Il blocco esterno. A seconda della struttura che hai a disposizione fuori da casa, puoi optare per un citofono “ad appoggio” o uno “ad incasso”. Le precipitazioni, alla lunga, possono creare non pochi problemi se non viene eseguita una corretta installazione;
- Il tipo di alimentazione;
- Il tipo di serratura. In genere, si preferisce la tipologia elettrica a quella manuale;
- Pulsanti aggiuntivi. Ad esempio: apertura del cancello esterno o di un portone interno, accensione delle luci esterne o delle scale.
Le opzioni sono davvero tante, senza dimenticare inoltre che tutto è integrabile con altri sistemi elettrici come gli impianti di videosorveglianza o quelli domotici.
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